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Jardin de la Paix Italo-Russie

Metz, Francia
Tipologia: Paesaggio
Luogo: Metz, Francia
Anno: 2021
Cliente: Art & jardins Hauts-de-France
Costo: 40.000
Superficie: 2.000
Fase: Costruito
Team: SDARCH Trivelli&Associati
Alessandro Trivelli
Silvia Calatroni
Elena Markitantova
Tatiana Pletneva
Maria Bonazzi
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Il Giardino della Pace di Metz è dedicato alle donne come motori di pace nelle guerre tra uomini.
Il giardino è concepito come luogo di tranquillità e riflessione, il vuoto circoscritto è protagonista con pochi altri segni. Il suo disegno evoca tracce di memoria artistica, eventi tristi e felici, la vita e l'incontro tra Russia e Francia con artisti che hanno vissuto questo legame come Sonia Delauney.
Il design del giardino si ispira alle opere d'arte dell'avanguardia russa di Rodchenko e Sonia Delauney mescolata alla cultura pop di Ivan Kupala e alle grandi suggestioni del paesaggio russo di Ivan Sishkin.
I due grandi cerchi di terra rialzata sono come segni topologici che evocano una bomba caduta, interrotta dalla natura che se ne è impossessata; la natura ha vinto e si mescola per creare un luogo protetto.
I segni circolari generano un luogo isolato dai demoni della guerra, o demoni terreni come nella festa pagana russa e delle popolazioni dell'Est Europa di Ivan Kupala, la notte più corta dell'anno, durante la quale si cerca il fiore delle felci (le felci non fanno fiori ma spore) , chi lo trova avrà poteri magici e misteriosi. Al centro, un vuoto segnato da due lunghi sagome in legno bruciato (guerra, ferro e fuoco), posti da nord a sud come a evocare la linea immaginaria del fronte orientale. I profili che si incastrano nel terreno esistente, come a voler sembrare una reliquia, un ricordo, diventa una lunga panchina che attraversa tutto il giardino. In cima a questa linea, sorretta da profili di ferro, c'è una grande scritta rossa "МИР" ("MIR", pace in russo) come un fuoco sempre acceso, una luce perpetua di pace, leggibile sia da est che da ovest, da tutte le parti degli schieramenti. Il cerchio centrale di ghiaia bianca conduce alla “luce della pace” ed è punteggiato da arbusti di corteccia rossa (cornus sibirica) e piante perenni. Nella parte ombrosa sotto gli alberi esistenti sono sparse le felci, piante che non fioriscono ma si diffondono silenziosamente attraverso le spore allegoricamente come pace tra i popoli. La scrittura nel giardino come in le opere dell'avanguardia russa, diventano tridimensionali e vive, come un promemoria e un monito per le generazioni future.

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Altre Informazioni :

Vincitore del Concorso e selezionato per la realizzazione

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