Il progetto prevede l’inserimento di una Urban Farm verticale, ovvero una struttura che accoglie la produzione, il consumo, la diffusione ai fini didattici e di promozione dell’agricoltura urbana, vista sia come produzione (FAST) a ridotto consumo di territorio che come modalità esperienziale con il cibo nella fase produttiva (SLOW). L’Urban Farm potrà essere un punto di riferimento per il contesto, anche come testimone di un percorso di cambiamento e stratificazione della tradizione dell’area, ma anche un luogo di approvvigionamento di prodotti agricoli a km zero come occasione per sviluppare nuove professionalità coinvolte in un’agricoltura urbana 2.0.
Al fine di gestire in modalità sostenibile le risorse idriche e di aumentare la resilienza del progetto e l’impatto dello stesso sul contesto, l’intero ciclo delle acque meteoriche sarà organizzato all’interno dell’area costruendo un sistema di accumulo delle stesse e delle aree di assorbimento permeabili.
Si prevederà un sistema integrato di infrastrutture verdi-blu-grigie per la regolazione dal calore e la gestione delle piogge, anche attraverso uso di sistemi Nature-based Solution (NbS) come rain garden facilmente inseriti lungo e a fianco l’insediamento. Tre livelli di lettura paesaggistica: la prima, più urbana, che mette il relazione il piano strada con il podio ed quella più pubblica che avrà una struttura semplice con specie vegetali di facile manutenzione. La seconda all’interno e sopra il podio che diventerà “mediazione viva” all’interno dello spazio minerale e regolatore termico. La terza, sulle coperture, come luogo di mediazione climatica ma anche di interazione umana con la natura e la produzione individuale di specie vegetali commestibili.