Mostra Città di Pietra, Biennale di Venezia

Il progetto considera due aspetti fondamentali della progettazione della città: la relazione fra architettura e materiali e fra architettura e città.
La proposta progettuale parte dalla lettura della trasformazione dell’urbanizzazione dell’isola, la stratificazione della sedimentazione e le modalità di abitazione del territorio. Il legame fra modalità insediative, il clima e l’approvvigionamento delle risorse per la costruzione sono fortemente legate alla storia e alla cultura abitativa dell’isola di Pantelleria; la sua posizione geografica, la natura vulcanica e l’isolamento ne fanno un luogo fortemente caratterizzato.
La volontà perseguita è il mantenimento e la ricostruzione del rapporto con la “città di pietra” ovvero di un insieme urbano che si costruisce con le masse e “architettura di pietra” dove le singole parti della città non si costituiscono come elementi isolati ma fanno parte di un disegno che cerca di ricucire le “lesioni” urbane caratterizzate da uno sviluppo sostenuto dalle emergenze. Il progetto urbano mantiene quella forma evocativa della città storica costruendosi come blocchi più bassi verso il mare e più alti verso la collina, scavati dai percorsi, dalle visuali, dai rapporti che si instaurano fra il luogo e il nuovo progetto creando delle relazioni interne e delegando al parco, che attraversa il costruito la funzione di connettere il fronte del mare con l’entroterra e la città storica, creando un spazio  fra la terra e il mare.

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