Quest’area è stata al centro ed al tempo stesso ai margini delle profonde trasformazioni urbane della parte nord della città di Milano, che qui si sono condensate in interruzioni di flussi, di continuità del tessuto urbano e di inserimenti. La costruzione della Stazione Centrale, dello scalo merci, nell’attuale area della Stazione Garibaldi, si sono inseriti nella maglia urbana con la forza delle grandi superfici catalizzatrici delle dinamiche urbane, creando delle tensioni che sono andate a “sovraccaricare” alcuni nodi che non hanno mai trovato soluzione di continuità nel contesto. Queste potenzialità le ritroviamo oggi per consentire il dialogo fra le due aree della città che collega. Interpretando queste linee di forza che si condensano nel cavalcavia quasi fosse “un collo di bottiglia”, le abbiamo espresse in tracciati che segnano i percorsi, le aree, delle connessioni dinamiche da articolare in attività nello spazio pubblico.